Il saluto di Beatrice Savà a Vittoria

Chieri, 23 novembre 2024 ore 9 – Ultimo saluto a Vittoria Savio


Buongiorno a tutti e tutte, sono Beatrice, una componente dell’associazione Ascoltiamo le
voci che chiamano del Friuli Venezia Giulia.
Ho scritto una lettera a Vittoria perché non ho fatto in tempo a parlarle.

Cara Vittoria, ti siamo vicini, siamo tutti qui e moltissimi ci hanno scritto per partecipare a
questo momento di grande emozione. Tutti noi ti siamo grati perché ci hai coinvolti nella
tua vita
. Ti abbiamo ammirato curiosi di conoscerti, di seguire i tuoi racconti, di capire quanto fossi testarda nel perseguire i tuoi sogni riferiti ad un’infanzia senza diritti.

Io sono tornata da Cusco 4 giorni fa e questa volta avevo indagato e preparato degli appunti che non sono riuscita a leggerti. Li ho portati questa mattina e adesso te li leggo. Stai attenta, sono cose importanti!
Le tue ragazze si sono fatte grandi e anche se con la tua fatica, con la fatica delle persone
che si sono dedicate, ma anche con il loro impegno, hanno raggiunto risultati importanti
riuscendo a dare un senso alla propria vita. Molte hanno studiato, era quello che volevi –
l’istruzione è la chiave di volta che segnerà un destino diverso – questo mi dicevi nella tua
cucina, anche se dicevi che forse non stavi facendo abbastanza. E allora ascoltami…

E’ venuta a trovarmi Paolita, è in sedia a rotelle perché la sua malattia si è fatta strada. Ti
manda un lungo abbraccio,

E’ venuta a trovarmi Janet che lavora in un Albergo a fare le camere.

Liset Valverde studia per diventare guida turistica, sua sorella Gabriela è ospite al CAITH.

Jennifer, si è diplomata in amministrazione e l’anno scorso ha lavorato per Yana in
contabilità.

Ruth, sta trascorrendo un anno in Germania come volontaria per apprendere il Tedesco.

Marisol è ostetrica e lavora.

Karin ha studiato Amministrazione.
Dajana è infermiera e lavora in Accomayo in un Centro di salute.
Ada Luz conosce bene l’Italiano e il Tedesco e gestisce i turisti dell’hospedaje e non solo.

Felicitas Ttito continua a lavorare nell’hospedaje.

Felicitas Estrada ha due figli e prepara ogni giorno il pranzo per tutti. Lavora part time, ma
ha un altro lavoro. Nel tempo libero fa le torte che vende. Ha due figli Margiori e Piero.

Lusero Grande è guida turistica accreditata, lavora part time e studia diritto.

Zenaida Cevarria è maestra e lavora in una scuola primaria, sua sorella Fernanda è nel
Hogar.

Livia Paxi ha studiato contabilità all’università e lavora come contabile per 2 aziende di
Cusco.

Mari Yudit Ticuña ha terminato di studiare hotelleria e attualmente sta lavorando nella
municipio di Paruro nell’area dell’ambiente e del turismo.

Analí Ticuña è infermiera e sta lavorando nell’ospedale per poveri Provida (organizzazione della chiesa cattolica che si occupa di salute).

Yoni Uaraua ha terminato gli studi per fare la segretaria, ma adesso, con il suo compagno
vende frutta, sta molto bene economicamente.

Luzgarda ha 2 bambini, sta studiando per prendere il diploma di maestra d’asilo.

Nelida Fernandez laureata in psicologia, lavora in una scuola di Porto Maldonado.

Maruja è docente in Huancavelica.

Yennifer Mamani, nipote di Feli Estrada, ha iniziato come recicladora e ora vende nelle
fiere domenicali.

Iasmina Martines, laureata in turismo, ha un’impresa di turismo con il suo compagno. Fra
poco avrà un bambino.

Queste sono solo le ragazze che conosco io e che ricordo di averle visto crescere.

Adesso ti parlo di Yanapanakusun, … è riconosciuto a livello internazionale, tutti gli operatori vanno avanti con progetti importanti e con i finanziatori storici. Stanno lavorando in rete con altre associazioni dell’Equador, del Messico, dell’Argentina, stanno scomodando, come avresti fatto tu, i politici delle Regioni e delle Municipalità per smuoverli, per svegliarli dal torpore, per distoglierli dalla corruzione, per parlare insieme di diritti fondamentali, di ambiente, di tratta di persone. Argomenti di un’urgenza straordinaria e per questo si sono uniti, per essere più forti.

Noi dell’associazione, assieme a tutti i tuoi amici italiani, non molleremo, staremo vicini a
Josefina e Ronald
, che stimiamo molto perché stanno lavorando con molto impegno.
Staremo in contatto con la tua famiglia piemontese, con i tuoi amici e le tue amiche.
La tua casa a Cusco è come l’hai lasciata, tu sei sempre presente, si parla sempre di te e
si seguono i tuoi insegnamenti.

Vai, Vittoria, vai tranquilla!
Beatrice Savà

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